LA GRAZIA DELLE ORIGINI!
La nostra Forma di Vita di Sorelle Povere si radica nell’esperienza di Chiara d’Assisi (1193-1253) che mette al centro della sua esistenza il Santo Vangelo.
Nella Domenica delle Palme del 1211/1212 Chiara, appena diciottenne, lascia nella notte la sua casa paterna per consacrare la sua vita a Cristo attraverso le mani di Francesco, il Poverello d’Assisi. Presto seguita dalla sorella Agnese e da un piccolo gruppo di giovani assisane, Chiara inizia a S. Damiano un’esperienza che per intensità e bellezza varcherà i secoli, attirando alla sequela di Cristo generazioni di donne da “multe parte adunate”.
La Santa Povertà e la Santa Unità sono al centro di S. Damiano come fulcro del carisma clariano, vissute all’interno di una vita integralmente contemplativa che fa della clausura un trampolino di lancio per servire con cuore libero e amante il Signore.
Il corpo di Chiara e delle sorelle si fa parola annunziando il kerìgma con una vita risorta! Come la Vergine Maria nel Cenacolo, Chiara è la donna orante che, con la preghiera, sostiene i passi della Chiesa, mentre Francesco annunzia il Vangelo ad ogni creatura, in una complementarietà che fa di Francesco e Chiara, come ha bene espresso S. Giovanni Paolo II, due “leggende inseparabili”!
Il 9 Agosto del 1253 Chiara, due giorni prima di morire, riceve dal papa Innocenzo IV l’approvazione della Forma di Vita, la prima Regola scritta da una donna per delle donne, ottenendo in modo definitivo il Privilegio dell’Altissima Povertà, cioè la libertà di non possedere nulla!
Benedetto sei tu Signore che mi hai creata sono le ultime parole che fioriscono dal cuore di Chiara, mentre l’11 Agosto restituisce la sua vita a Dio.
Una vita donata intensamente e gioiosamente, non esente da incomprensioni, difficoltà e sofferenza, ma saziata dall’Amore di Dio, il Padre delle Misericordie… da quell’Amore che, solo, rende felici!